20100212

My web 2.0 Experience vs Tim O'Reilly

Secondo l'articolo che il prof ci ha detto di leggere, si pensava che il Web, specialemte quello Web 1.0, fosse in declino, Tim O'Reill ha affermato durante una conferenza che non era affatto cosi, ma che stava nascendo una nuova concenzione del Web, con tante applicazioni, che avrebbe rivoluzionato il nostro modo di vivere e vedere il Web.
Questo poteva avvenire grazie:

Agli utenti: con questa definizione pensiamo direttamente al funzionamento di Digg.com, in cui il successo di un articolo è deciso dagli utenti che lo votano. La gente parla della forza dell’"Effetto della rete". I risultati di Google funzionano in base a questa definizione. E’ il numero di link al sito che ne decide l’importanza.
Applicazioni web condivise con il sistema API: pensiamo a Google e a Digg come applicazioni, allora molti altri siti rientrerebbero nella categoria.

Il web inteso come piattaforma: definizione abbastanza vaga. Avete ragione. Secondo Tim O’Really, che ha coniato questo concetto, significa mettere a disposizione un servizio che non potrebbe vivere senza il web. In quest’ottica, allora pensiamo a eBay, Wikipedia, del.icio.us, Skype. Penso che ogni community possa rientrare in questa definizione.
Partecipazione degli utenti: Questo è il punto fondamentale che divide i vecchi siti dai nuovi servizi web come YouTube, Flickr e OhMyNews dove gli utenti sono anche gli autori. L’espressione "read/write web" illustra chiaramente l’idea che vogliamo trasmettere. Infatti siamo proprio noi utenti che partecipiamo nello scambio di informazioni e da questi possiamo condividere il tutto con altri siti.
Pieno coinvolgimento dell’utente:
I siti Web 2.0 usano un linguaggio e altre tecnologie che aumentano l’usabilità e creano pagine dinamiche che sono in grado di mostrare più informazioni nello stesso spazio.
Neologismo per Marketing: questo è almeno quello che gli scettici dicono. Così Google search, Amazon ed eBay, che fanno parte del Web 2.0 per una o più delle loro caratteristiche, sono solo una sorta di moderna moda passeggera destinata a sparire. Questa definizione è parzialmente potrebbe essere vera, anche se, secondo me, il Web 2.0 è molto di più.
L’importanza dei dati: La gestione dei dati è una competenza insita nelle aziende che trattano il Web 2.0.
Beta per sempre: Le applicazioni Web 2.0 sono continuamente rivisitate su basi in continuo sviluppo. La maggior parte delle applicazioni di Google, per esempio, sono ancora in beta. Ancora, Flickr a quanto ho letto,viene modificato ogni 30 minuti. MySpace e altre reti sociali aggiungono nuove caratteristiche ogni quindici giorni.
Usare il web come è stato ideato permette gli utenti di organizzare le loro informazioni liberamente (si veda Flickr e del.icio.us).
Nulla: Molti asseriscono che il Web 2.0 non esiste. Personalmente trovo difficile condividere questa risposta. Semplicemente perchè se da un lato è difficile trovare una definizione chiara, dall’altro è anche innegabile una lenta rivoluzione nei nuovi siti. Io stessa avevo visto dei cambiamenti, ma solo grazie al Prof. che ci ha fatto attenzionare a questa rivoluzione, mi sto rendendo davvero conto del cambiamento, di come posso essere anche io partecipe del nuovo concetto del Web.
In realtà non sono nuova nel mondo Web, ma prima al massimo potevo creare un sito Web, cosa che peraltro sapevo fare, visto che mi sono sempre interessata di Web, ho fatto un corso, e nel 2004 non si parlava ancora di questa nuova forma, non esisteva il concetto di Condivisione.

Personalmente solo adesso mi rendo conto di questa rivoluzione, nonostante la vivo appieno, se penso solo qualche anno fa, tutto ero molto più statico, non esisteva una grande enciclopedia come Wikipedia, dove gli utenti possono, anche se poi le informazioni vengono controllate, il prof. ci ha fatto vedere come,immettere delle informazioni su un argomento grazie anche ai Wiki, cosa che peraltro ho adoperato,non esistevano siti come Digg, in cui posso condividere le notizie con altri utenti, cosi come Delicious. Beh se non avessero inventato Facebook da un lato non mi sarebbe dispiaciuto, in quanto da l'illusione dell'amicizia, dello scambio, ma tutto al quanto virtuale, da un alto, mi fa comodo, in quanto posso tenere vivi dei contatti.
Infatti per lo più mi serve a comunicare con queste persone, a sentirle un po' più vicine, anche se ad un mio amico, che si occupa di Web, grazie anche alle conoscenze acquisite durante questo corso, gli ho fatto cambiare un po' la visione del Web, anche se in parte lo sapeva benissimo, ne era a conoscenza, e lui invece ha voluto essere più partecipe, creando una piattaforma, per condividere la musica, gratuitamente.


Non esistevano molti social networks, e quindi, visto come lo uso, non potevo assolutamente interagire con i miei amici, istantanemante, sapere cosa fanno, vedere le loro foto, condividere, ecco la parola giusta nel Web 2.0 Condividere, sul nuovo Web tutto si può condividere, foto, informazioni, la tua vita, le tue esperienze,tutto in tempo reale, cosi come sto facendo io nel mio Blog, che ho proprio intitolato My Web Experiences, beh anche Google ci ha pensato, da poco infatti c'è Google Buzz, tramite Gmail.

La stessa cosa credo si possa dire delle nuove applicazioni. Inoltre il Web 2.0 è ancora una espressione giovane. Chissà quante applicazioni nasceranno
Buon Web a Tutti.

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